sabato 30 maggio 2015

SCIENZA: Farina senza glutine dalle banane verdi che arriva dal Brasile


FARINA SENZA GLTINE dalle 

BANANE VERDI che 

arriva dal BRASILE


Arriva dal Brasile una nuova farina senza glutine ottenuta dalle banane verdi.
Ottime notizie arrivano dal Brasile sul fronte delle farine senza glutine. I ricercatori dell’Università del Brasile hanno ideato una farina di banane verdi, l’ultimissima frontiera degli alimenti naturalmente gluten free che potrebbero rivoluzionare l’alimentazione dei celiaci.
PER UNA PASTA NUTRIENTE, ECOLOGICA…
La ricerca è partita da una pubblicazione scientifica apparsa sul Journal of the Academy of Nutrizione e Dietetica nel luglio del 2012: lo studio brasiliano è proseguito, e ora sono apparsi i primi risultati. La nuova farina è stata ottenuta dalle banane verdi, considerate un prodotto di scarto dagli agricoltori. Mescolata ad albume d’uovo e acqua, la farina di banane verdi ha dato ottimi risultati: il composto è risultato elastico e omogeneo, e la pasta ottenuta ha passato il test degli assaggiatori celiaci e non, che l’hanno giudicata gustosa (la farina non sa di banana, ovviamente) e dalla piacevole consistenza poco collosa.

Infatti, questa farina innovativa contiene una maggiore quantità di proteine e addirittura il 98% in meno di lipidi, fattore importante dato che le normali paste per celiaci sono realizzate con farine in cui, per sopperire alla mancanza di glutine, si compensa con un aumento dei grassi. Inoltre, sarebbe ricca di amidi, fibre e sostanze antiossidanti.
…ED ECONOMICA!
Le banane verdi utilizzate per la farina sono frutti che non hanno passato la selezione per essere immesse sul mercato: in sintesi, banane che andrebbero buttate. Per questo la farina avrebbe un prezzo molto basso, rispetto alle altre farine senza glutine in commercio, e la sua produzione avrebbe risvolti economici molto positivi per l’ambiente, e per i paesi nei quali la produzione e lavorazione di banane gioca un ruolo importante nell’economia nazionale, come il Brasile e le Canarie.


mercoledì 27 maggio 2015

Le nostre Inchieste: E' POSSIBILE GUARIRE DALLA CELIACHIA?


E' POSSIBILE GUARIRE DALLA CELIACHIA?





La celiachia viene definita come come una allergia alimentare di tipo misto, in cui sono presenti degli aspetti da allergia immediata e altri da allergia ritardata (legata solo alla ripetizione dello stimolo per più giorni consecutivi).
In relazione alla diversa predominanza individuale di questi due aspetti la celiachia può essere affrontata con la eliminazione dalla dieta o invece con la rieducazione alla tolleranza attraverso l'impiego di basse dosi di glutine. Consentendo cioè la assunzione di frumento e di cibi con questo connessi.
Per anni la celiachia è stata definita una malattia in cui fosse obbligatoria la eliminazione a vita del glutine dalla propria alimentazione. Eppure negli ultimi anni non sono mancate indicazioni scientifiche contrarie a queste indicazioni. In particolare facciamo riferimento al fatto che la reazione all'antigene gliadinico è una reazione di tipo cellulare, non dipendente da una allergia immediata ma correlabile ad una graduazione di risposta.
Inoltre, a dispetto di quello che i celiaci credono e che le associazioni di celiaci cercano di fare credere, anche nei cibi per celiaci regolarmente etichettati e distribuiti in farmacia, il glutine è presente con una tolleranza di almeno 5 parti per milione, cioè una quantità di 5 mg per kg di cibo. Si tratta di un quantitativo notevole, e le persone dovrebbero sapere che stanno comunque mangiando un po' di glutine durante le loro dieta di eliminazione, senza per questo avere problemi particolari.
E il lavoro fatto da Patriarca e Gasbarrini a Roma per documentare la guarigione di una celiachia attraverso la utilizzazione di basse dosi di glutine introdotte nella dieta deve fare riflettere tutti.
La loro ricerca, pubblicata sull'International Journal of Immunopathology and Pharmacology (Patriarca G, et al. Int J Immunopathol Pharmacol 2005 Oct-Dec;18(4):709-14) si è basata sullareintroduzione progressiva e graduale del glutine, nel volgere di 6 mesi, in una donna celiaca posta da 10 anni a dieta di eliminazione. La graduale reintroduzione, sistmaticamente monitorizzata, ha portato alla ripresa di una alimentazione del tutto normale senza alcun danno evidenziabile in alcun settore.
La strada per il recupero della tolleranza, anche nei celiaci, è aperta, e solo l'ostracismo ascientifico più bieco può cercare di bloccarla.
E' però necessario ricordare che esistono almeno tre casi diversi, ognuno dei quali ha una sua precisa frequenza e una sua ben definita modalità di comparsa:

  1. La forma di celiachia classica, importante, grave, ad esordio acuto nell'infanzia, ben riconoscibile e che deve essere trattata con la eliminazione del glutine per tutta la vita. In questo caso, almeno fino ad oggi, non sono state inventate soluzioni alternative.

2) Una forma transitoria di celiachia, che si sviluppa soprattutto in soggetti con predisposizione allergica, che mangiano frumento e glutine in modo quasi esclusivo senza concedersi alcuna varietà alimentare. Queste forme esordiscono in genere in modo più subdolo, e lo studio delle ipersensibilità alimentari porta ad una importante possibilità di controllo. Nella nostra esperienza, queste persone riescono spesso a riprendere, sotto stretto controllo medico, l'uso della farina e del glutine in un solo giorno della settimana (talvolta si riesce ad arrivare a 2-3 giorni di libertà nella settimana), ma applicando un rigoroso controllo dietetico negli altri. Lavori di Patriarca e Gasbarini recenti hanno testimoniato la possibilità di riportare anche Lavori di Patriarca e Gasbarrini recenti hanno testimoniato la possibilità di riportare anche celiaci gravi ad una alimentazione normale.

3) Una forma di celiachia iniziale, soprattutto dell'adulto, che si presenta quasi sempre in persone che fanno dal punto di vista alimentare un uso e un abuso sistematico del glutine, e che sono in realtà delle forme in cui va riprecisata la diagnosi con una adeguata valutazione medica e allergologica. Talvolta si tratta di fenomeni in cui un breve periodo di dieta riesce a ripristinare l'equilibrio. Sovente si tratta di persone che non hanno alcuno stimolo generale al recupero di tolleranza immunologica, che non mangiano frutta e verdura e variano pochissimo la loro alimentazione.
Spesso accade che i soggetti delle due ultime categorie arrivino ad una diagnosi di celiachia quando le condizioni di salute sono ottime, solo perché alcuni esami sono risultati “mossi”, e la biopsia intestinale, lungi dall'essere fortemente alterata risulta semplicemente “compatibile” con una forma di ipersensibilità al glutine senza esserne indicativa in modo assoluto. In questi casi si hanno delle possibilità di remissione molto elevate.
La gestione della celiachia non deve mai portare però a generare false speranze. In tutti i casi che trattiamo partiamo dal concetto che si vuole capire se l'organismo ha davvero esaurito la possibilità di recupero autonomo o no, ma dando sempre per scontato che la persona con una diagnosi di celiachia rientra nella categoria 1) segnalata sopra, fino a prova certa del contrario.
Sarebbe infatti troppo duro vagheggiare la possibilità di una ripresa di una nutrizione più varia a persone che in realtà poi devono riprendere una alimentazione del tutto priva di glutine sempre. In genere però questo aspetto di “prova” è rifiutato dai gastroenterologi tradizionali, che si fermano alla diagnosi e alle terapie classicamente utilizzate, senza porsi il problema di un possibile disordine immunologico riparabile alla base della stessa. 
La costante e continua verifica sul campo dei possibili cambiamenti immunologici presenti in persone ritenute celiache ci sprona a proseguire in questa direzione di rispetto dell'uomo e non di paura della malattia. 

Fonte: Casa del bio

mercoledì 20 maggio 2015

Video informativo sulla Celiachia pubblicato dell'AIC Associazione Italiana Celiachia ONLUS



Video informativo sulla Celiachia 
pubblicato 
dall'AIC Associazione Italiana Celiachia ONLUS




lunedì 11 maggio 2015

GIORNATA PER I CELIACI 16 MAGGIO A RIMINI


GIORNATA PER I CELIACI 
16 MAGGIO
A RIMINI
Sabato 16 maggio, presso il Palacongressi di Rimini, si rinnova l’appuntamento con l’Assemblea dei Soci AIC dell’Emilia Romagna. Un evento aperto a tutti, grazie al quale poter incontrarci e confrontarci su tutte le tematiche legate alla celiachia, dagli aspetti medici sino alle proposte gastronomiche.
Una giornata resa ancora più speciale dal fatto che il 16 maggio si celebra la Giornata Mondiale della Celiachia e quest’anno in particolare, la data coincide con l’avvio della prima edizione della Settimana Nazionale della Celiachia.
Per queste ragioni, per l’evento di Rimini abbiamo in programma numerosi appuntamenti, dedicati ai celiaci e alle loro famiglie.
La giornata sarà infatti suddivisa in due momenti: quello più istituzionale, dedicato ai soli soci, che consisterà nell’assemblea vera e propria, durante la quale verranno affrontati i temi più istituzionali dell’Associazione (per i dettagli puoi consultare la brochure ufficiale, cliccando qui).
Al termine dell’assemblea, prenderanno il via le iniziative aperte a tutti: gli  incontri con medici ed esperti di celiachia e, a seguire, il ricco bouffet di degustazioni gratuite di specialità senza glutine.
Questo il programma degli interventi degli esperti:
  • 10.25  Progetto “Tra il dire e il fare” – relatrici: Silvia Conti, Dietista AIC Emilia Romagna, Michela Rizzardi, Psicologa AIC Emilia Romagna;
  • 10.55: Settimana Nazionale della Celiachia – relatore: Davide Trombetta, Presidente AIC Emilia Romagna;
  • 11.15: Celiachia: piano regionale della prevenzione, quali prospettive – relatrice: Marina Fridel – Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali, Regione Emilia Romagna;
  • 11.45: Come è cambiata la celiachia dell’adulto: esperienza del centro di Bologna negli ultimi 15 anni - relatore: Umberto Volta – Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche, Università di Bologna, Board AIC, Consulente Scientifico AIC Emilia Romagna;
  • 12.05: Probabilità di sviluppare celiachia e Divezzamento e HLA – relatore: Sergio Amarri – Direttore Pediatria, Azienda Ospedaliera IRCCS Santa Maria Nuova, Consulente Scientifico AIC Emilia Romagna;
  • 12.25: Come è cambiata la diagnosi… Dalla clinica agli esami strumentali – relatrice: Laura Viola – Pediatria Ospedale Infermi di Rimini;
  • 12.45: Novità dal mondo scientifico e prospettive future – relatore: Renzo Pini – Pediatria Ospedale Infermi di Rimini.
Saranno quindi accolte le domande da parte del pubblico.
Conclusi gli incontri con gli esperti, tutti i partecipanti avranno l’occasione di visitare gli stand di ditte produttrici e di negozi specializzati in prodotti sg, che offriranno deliziose degustazioni di specialità gluten free, anche cotte sul momento!
Presso gli stand dell’Hotel Corallo e del Molino Spadoni saranno inoltre offerti corsi di cucina senza glutine, tenuti da chef specializzati.
Abbiamo pensato anche ai vostri bambini! Dalle ore 8.30 alle 14 potrete usufruire del servizio d’intrattenimento per bimbi dai 2 ai 12 anni offerto dal gruppo scout Rimini 4 “KAIROS”.
Alle ore 16.00 tutti a San Patrignano a tifare per la nostra squadra di calcio! AIC Emilia Romagna e i ragazzi della comunità si sfideranno in una partita amichevole, per concludere la giornata con il sorriso sulle labbra.
L’ingresso è gratuito per i soci regolarmente iscritti e per i bambini fino a 12 anni compresi, mentre per gli accompagnatori sarà richiesto un contributo simbolico di € 5, che potrà essere versato prima dell’Assemblea all’atto della registrazione.
Per offrirvi un’organizzazione migliore, vi chiediamo di segnalare la vostra partecipazione entro il 14 maggio, via mail a segreteria@aicemiliaromagna.it oppure telefonando al numero 059 454462 dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle 12.30 comunicando i seguenti dati:
  • nome e cognome del socio
  • n° adulti e n° bambini (fino a 12 anni compresi)
  • n° bambini che intendono usufruire del servizio di intrattenimento
  • un recapito telefonico
 Ci vediamo al Palacongressi di Rimini dalle ore 8.30!
Comunicato stampa dell'AIC Emilia Romagna.